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venerdì 23 marzo 2012

I tasmaniani, presso i quali l'adulterio era sconosciuto, sono oggi una razza estinta.
William Somerset Maugham

martedì 20 marzo 2012

ELISA cap 5

La seconda sera  Aminah fece venire a casa tre uomini, io pensavo di dover andare in camera con ognuno di loro a turno invece mi fece mettere dei tappetini nel salotto e dovetti soddisfarli davanti a lei e Antonio che era tornato, cominciai a succhiarli, poi uno si stese su di me e me lo infilò, l’altro mi prese dietro l’altro me lo mise in mano e cominciai a masturbalo, mi vergogno a dirlo ma la situazione mi faceva sentire eccitata e riempita pienamente.
Quando finirono i tre uomini se ne andarono e dando i soldi ad Antonio, Aminah mi ordinò.
-Prima di andare a lavarti ringrazia il tuo padrone del onore che ti concede.
Mi inginocchiai e lo ringraziai di avermi prostituito. Situazione assurda e folle ma devo dire molto eccitante.
Fu in quel momento che si senti un rumore assordante e si aprì di colpo la porta d’ingresso che era stata aperta con un calcio, entrarono tre uomini, uno di loro era Hafiz, tutti e tre avevano in mano una pistola, la puntarono conto Antonio e Aminah, urlando di mettersi con la faccia conto il muro, mentre uno di loro strappava i fili del telefono fisso, Hafiz perquisiva Antonio e Aminah e le sequestrava i cellulari, intanto il terzo uomo cominciava a legare mani e piedi dei due, terminata questa operazione Hafiz mi prese in e mi trascino via con se.
Giù in strada c’era un altro loro complice su un BMW che aspettava con il motore acceso appena saliti parti sgommando.
Dopo circa mezzora di viaggio ad una velocità folle la macchina si fermò vicino al ingresso di un bel condominio signorile in un paese del’hinterland Milanese, io e Hafiz  scendemmo mentre gli altri ripartirono sgommando.
Salimmo per le scale l’appartamento era al secondo piano, Hafiz aprì con le chiavi ed entrammo, era un bellissimo appartamento ben arredato di circa 100 mq.
-Staremo qui per un po’ di tempo saremo io e te da soli. Mi disse
Si avvicinò mi prese tra le braccia e ci baciammo a lungo.

La notte dopo dormivano accanto dopo aver fatto l’amore qualche ora prima, Hafiz mi svegliò  con un tocco deciso sulla spalla.
-Mi scappa da pisciare e non ho voglia di alzarmi.
-Ci sono qui io Padrone per servirti. Gli ho detto.
Spostai le coperte e mi avvicinai al suo sesso, presi in bocca il suo membro e subito arrivo il caldo zampillo, mi sforzai di non tossire per non sporcarlo o infastidirlo.
Bevvi senza remore tutto quello che lui mi diede inghiottendo devotamente e immensamente grata al mio Padrone, poi mi fece girare a pancia in giù cominciò a mettermi un dito nel sedere  per prepararmi alla sodomizzazione, al improvviso mi schiaffeggiò le natiche e subito dopo mio penetrò con colpi decisi sentii parecchio dolore ma sopportabile fino al orgasmo intenso, violento, fortissimo, urlai selvaggiamente e mi sentii sfinita, il mio Padrone a quel punto mi baciò sulla bocca e ancora carico cominciò a sfondarmi la vagina era instancabile potente virile.
-Ti amo Padrone. Gli urlai mentre raggiungevo un altro orgasmo.
Stavamo per riaddormentarci abbracciati erano circa le cinque di mattina quando gli uomini della squadra mobile fecero irruzione nel appartammo, ci puntarono contro le pistole intimandoci di non muoverci, ci hanno consentito di metterci qualcosa a dosso e pochi minuti dopo eravamo già sul cellulare che ci portava in questura.
L’ispettore Franco Carri era un amico di mio padre, fu lui ad interrogarmi .
-Come ci sei finita in questo giro sporco? Mi chiese.
Rimasi in silenzio senza dire niente.
-Se non collabori devo farti mettere dentro e non voglio se mi dici tutto con i nomi te la cavi con poco. Mi disse
Cercava in tutti i modi di aiutarmi e alleggerire la mia posizione ma io mi ostinavo a non dire niente, alla fine dovette per forza farmi portare in carcere.
In qualche giorno mio padre con l’aiuto di un buon avvocato mi fece uscire, ritorni a casa dei miei e ripresi gli studi, tentai di andare a trovare Hafiz in carcere ma mi fu impedito dai miei e dalle autorità, qualche mese dopo seppi che fu rimpatriato e di lui non seppi più nulla, Antonio e Aminah vennero arrestati per spaccio di droga circa un anno dopo.

mercoledì 14 marzo 2012

YOU ' LL SEE

Madonna

You think that I can’t live without your love – Tu pensi non possa vivere senza il tuo amore
You’ll see – Vedrai
You think I can’t go on another day - Tu pensi non possa andare avanti un altro giorno
You think I have nothing – Pensi non abbia niente
Without you by my side – Senza te al mio fianco
You’ll see – Vedrai
Somehow, some way – In qualche modo, in qualche maniera

You think that I can never laugh again – Pensi non possa ridere di nuovo
You’ll see – Vedrai
You think that you destroyed my faith in love – Pensi di distruggere la mia fede nell’amore
You think after all you’ve done – Pensi che dopo che sei andato
I’ll never find my way back home – Non troverò più la via di casa
You’ll see – Vedrai
Somehow, some way – In qualche modo, in qualche maniera

All by myself – Tutto da sola
I don’t need anyone at all – non ho bisogno di nessuno alla fine
I know I’ll survive – So che sopravviverò
I know I’ll stay alive – So che resterò viva
All on my own – Tutto da sola
I don’t need anyone this time – Non ho bisogno di nessuno ora
It will be mine – Sarà mio
No one can take it from me – Nessuno può prendermelo
You’ll see – Vedrai

You think that you are strong, but you are weak – Pensi di essere forte, ma sei debole
You’ll see – Vedrai
It takes more strength to cry, admit defeat – Prende più energie Piangere, ammetti la sconfitta
I have truth on my side – Ho la verità dalla mia parte
You only have deceit – Tu solo falsità
You’ll see – Vedrai
Somehow, some way – In qualche modo, in qualche maniera

All by myself – Tutto da sola
I don’t need anyone at all – non ho bisogno di nessuno alla fine
I know I’ll survive – So che sopravviverò
I know I’ll stay alive – So che resterò viva
All on my own – Tutto da sola
I don’t need anyone this time – Non ho bisogno di nessuno ora
It will be mine – Sarà mio
No one can take it from me – Nessuno può prendermelo
You’ll see – Vedrai

You’ll see, you’ll see – Vedrai, Vedrai
You’ll see, mmmm, mmmm – Vedrai

sabato 10 marzo 2012

IO TRA DÌ LORO cap 5

Marisa e Lucio avevano organizzato una cena con i loro amici più intimi, due coppie  che volevano presentarmi ,  non sapendo esattamente come dovevo comportarmi  chiesi a Marisa se sapevano della nostra situazione.
–Non ti preoccupare lo capiranno io mi vestirò molto sexy  tu mi terrai per mano, mi palperai il culo ogni tanto come se fosse una tua proprietà  se vuoi mi bacerai sulla bocca, io e Lucio ti saremo chiaramente sottomessi, vedrai che non ci sarà bisogno di spiegare niente.
Marisa era proprio cambiata da quando l’avevo conosciuta un paio di anni prima, non fisicamente ma di testa, due anni fa si sarebbe non avrebbe mai pensato una cosa del genere, Lucio mi diceva sempre che era merito mio ero stato io a trasformala.
La cena si svolse in modo normale, Lucio e Marisa servivano a tavola, lei indossava un elegante vestito rosso fino sopra il ginocchio con una scollatura molto conturbante, si era messa un grembiulino bianco in pizzo di san gallo tipo cameriera sapendo che a mi piaceva molto.
Un paio di volte le avevo toccato il sedere in modo lieve ma in momenti in qui Lucio era presente e tutti vedevano, lei mi chiamava mio signore, cosa che al inizio lasciò stupite le due coppie finche una delle due signore Hilda, Tedesca bionda bellissima moglie di Patrizio disse.
-Perche tu Marisa, chiamare lui, mio signore, tu sua schiava?
Ci fu un attimo di silenzi che sembrò durare un eternità. Lucio divenne completamente paonazzo in volto.
-Si, sono la sua schiava e ne sono fiera, avevo voglia che anche voi lo sapevate, anche Lucio è suo schiavo.
Ci fu un momento di imbarazzo generale, poi  Hilda disse.
-Che bello, visto Patrizio che bella situazione, a me piacere molto.
L’atmosfera era diventata un po’ tesa, cosi cercai di riportare le discussione su altri argomenti.
L’altra coppia non diceva niente ma si scambiavano sorrisetti tra di loro, finito di cenare ci siamo spostati in salotto, dopo un aver preso il caffè servito da Lucio e Marisa, l’altra coppia disse che doveva alzarsi presto l’indomani e se ne andò.
Appena usciti Hilda mi disse.
-Io avere voglia di fare amore con te davanti a mio marito e tuoi schiavi.
Si alzo in piedi e comincio a spogliarsi lentamente con calma, mentre la guardavo la mia eccitazione aumentava, Lucio e Marisa erano in piedi alle mie spalle dietro la poltrona dove ero seduto, quando fu completamente nuda  Hilda venne ad inginocchiarsi davanti a me, mi sbottonò i pantaloni mi tirò fuori il pene se lo infilò in bocca e cominciò a succhiarmelo con passione, mentre Patrizio suo marito si stava masturbando.
“lo stesso identico posto dove un paio di anni prima Marisa aveva ceduto alla mia corte facendomi un pompino come adesso stava facendo Hilda, anche se la situazione era un po’ diversa.
-Perché non andate a letto che siete più comodi. Sentii sussurrare a Marisa.
Hilda si fermò, alzo la testa mi guardò e disse.
-Si meglio andare a letto.
Andammo in camera camminando abbracciati e baciandoci, seguiti da Marisa, Lucio e Patrizio mi sedetti ai bordi del letto, Hilda si inginocchiò davanti a me mi tolse scarpe e calze, mi prese un piede e guardandomi negli occhi lo appoggiò sulle sue tette e le strofino col piede, poi con la lingua iniziò a leccarmi le dita e passarla negli interstizi, sentivo il pene che mi scoppiava, ho afferrato Hilda e l’ho trascinata nel letto e ci siamo baciati a lungo poi ho cominciato a penetrarla, lei si inarcava divinamente per farsi possedere meglio, abbiamo tenuto lo stesso ritmo per l’intera scopata, lei gemeva sempre più forte finche abbiamo goduto insieme lei contraeva i muscoli della vagina sull’ pene come per spremerlo fino al ultima goccia.
Stesi sul letto dopo un attimo di relax, Hilda ha ordinato al marito di ripulirla con la lingua, io non ho neanche dovuto parlare,  docilmente Marisa venne a ripulirmi l’uccello con la lingua mentre Lucio come al solito è andato a preparare il caffè, questa volta per me e per Hilda, mentre invece di solito lo faceva per me e sua moglie.
Marisa mi guardo negli occhi con una sguardo languido e mi disse grazie Padrone è stato bellissimo vederti  far l’amore con la mia amica.   
 

venerdì 9 marzo 2012

LOVE IS ALL AROUND

Wet Wet Wet

I feel it in my fingers – Lo sento nelle dita
I feel it in my toes – Lo sento nelle punte dei piedi
Love is all around me – L’amore è tutto intorno in me
And so the feeling grows – E così cresce il sentimento

It’s written on the wind – E’ scritto nel vento
It’s everywhere I go, oh yes it is – E’ così ovunque vada, oh si è così
So if you really love me – Così se veramente mi ami
Come on and let it show, woh – Vieni e dimostramelo

You know I love you, I always will – Sai che ti amo e ti amerò sempre
My mind’s made up by the – Ho deciso che
way that I feel – per il modo in cui mi sento
there’s no beginning – Non c’è inizio
there’ll be no end – Non ci sarà fine
’cause on my love you can depend – Perchè tu puoi dipendere dal mio amore

I see your face before me – Vedo il tuo viso davanti a me
as I lay on my bed, um – mentre ero sdraiato sul mio letto
I kinda get to thinking – In un certo senso sono arrivato a pensare
of all the things you said, oh yes I did – a tutte le cose che hai detto, si l’ho fatto
You gave your promise to me and I – Tu mi hai fatto la tua promessa ed io
gave mine to you – ho fatto la mia a te
I need someone beside me – Io ho bisogno di qualcuno al mio fianco
in everything I do, oh yes I do – In ogni cosa che faccio

You know I love you, I always will – Sai che ti amo e ti amerò sempre
My mind’s made up by the – Ho deciso che
way that I feel – per il modo in cui mi sento
there’s no beginning – Non c’è inizio
there’ll be no end – Non ci sarà fine
’cause on my love you can depend – Perchè tu puoi dipendere dal mio amore

Gotta keep it moving – Continua a muoverti
Oh It’s written in the wind – E’ scritto nel vento
oh everywhere I go, yeah, oh well – Ovunque vada, si, o bene
so if you really love me, love me, love me – Così se veramente mi ami, mi ami, mi ami
come on and let it show, oh – vieni e dimostramelo
come on and let it show – vieni e dimostramelo
come on and let it – vieni e
come on and let it (come and let it show, baby) – vieni e dimostramelo
come on, come on, come on, come on let it show baby – vieni e dimostramelo
come on and let it show – vieni e dimostramelo


lunedì 5 marzo 2012

IL TRIO RISPONDE

IL TRIO RISPONDE
Il Bull Gianni
Il cuck Lucio
La sweet Marisa
Rispondono alle vostre domande curiosità sul loro Menage a trois
Scrivetele a  kyrrrr0@gmail.com

Domanda per Gianni il bull, ho notato che da un po’ di tempo mia moglie va più spesso del parrucchiere si veste in modo più sexy, trova scuse per uscire da sola e da un paio di settimane ha una cavigliera e le unghie dei piedi smaltate di rosso, sarei tentato di dirle che non avrei nessun problema se dovesse avere un amante anzi lo accetterei.
Tu cosa ne dici
Adriano.

Caro Adriano, tua moglie ha sicuramente un amante, parlatene non è detto che sia dominante o le piaccia la situazione cuck ma tu con i modi giusti parlagliene.
Gianni

sabato 3 marzo 2012

I' LL FLY FOR YOU

Spandau Ballet 

Passion take the wind – La passione prende fiato
and break me from this tie – e mi libera da questo legame
we’re mortals on the earth – siamo mortali sulla terra
oh but God’s up in the sky – ma Dio è in cielo
I haven’t got a clue – non ho una traccia
I haven’t got a thing – non ho una cosa
but what I give to you – ma quello che ti do
is all that I could bring – è tutto ciò che posso portare

I’ll give you all my time – Ti darò tutto il mio tempo
that’s everything to me – questo è tutto per me
you know my only crime – tu conosci il mio unico crimine
is this flight of fantasy – è questo volare con la fantasia

Chorus:
because I’ve nothing else here for you – perchè non ho altro per te
and just because it’s easier than the truth – e solo perchè è più facile della verità
oh if there’s nothing else that I can do – se non c’è altro che io posso fare
I’ll fly for you – Volerò per te
because I’ve nothing else here for you – perchè non ho altro per te
and just because it’s easier than the truth – e solo perchè è più facile della verità
oh if there’s nothing else that I can do – se non c’è altro che io posso fare
I’ll fly for you – Volerò per te

Passion take the wind – La passione prende fiato
and break me from this tie – e mi libera da questo legame
we’re mortals on the earth – siamo mortali sulla terra
oh but God’s up in the sky – ma Dio è in cielo
I haven’t got a clue – non ho una traccia
I haven’t got a thing – non ho una cosa
but what I give to you – ma quello che ti do
is all that I could bring – è tutto ciò che posso portare

because I’ve nothing else here for you – perchè non ho altro per te
and just because it’s easier than the truth – e solo perchè è più facile della verità
oh if there’s nothing else that I can do – se non c’è altro che io posso fare
I’ll fly for you – Volerò per te
because I’ve nothing else here for you – perchè non ho altro per te
and just because it’s easier than the truth – e solo perchè è più facile della verità
oh if there’s nothing else that I can do – se non c’è altro che io posso fare
I’ll fly for you – Volerò per te
I’ll fly for you – Volerò per te
I’ll fly… – Volerò

I’m just an average boy – Sono solo un ragazzo normale
you’re more than an average girl and – tu sei più di una ragazza normale e
when you sing to me the ‘shoo be doos’ – quando mi canti shoo be doos
you sing so well – canti così bene
and don’t you know that when I’m under you – e non sai che quando sono sotto di te
I’m overjoyed – sono pazzo di gioia

because I’ve nothing else here for you – perchè non ho altro per te
and just because it’s easier than the truth – e solo perchè è più facile della verità
oh if there’s nothing else that I can do – se non c’è altro che io posso fare
I’ll fly for you – Volerò per te
because I’ve nothing else here for you – perchè non ho altro per te
and just because it’s easier than the truth – e solo perchè è più facile della verità
oh if there’s nothing else that I can do – se non c’è altro che io posso fare
I’ll fly for you – Volerò per te
I’ll fly for you – Volerò per te
I’ll fly for you – Volerò per te
I’ll fly – Volerò

giovedì 1 marzo 2012

VENDETTA II


Loredana era convinta di riconquistarmi, si capiva dall’atteggiamento, dal modo di fare da come si muoveva. Di certo era ancora molto attraente. Alta bionda, capelli lunghi, viso regolare, grandi occhi marroni….insomma una bella 36 enne. Sua figlia aveva 14 anni ed era una ragazzina simpatica alla quale offrii la possibilità di studiare un America, possibilità che Loredana accettò volentieri.
Per due settimane trattai Loredana in modo freddo e distaccato nonostante le sue provocazioni a livello sessuale fino a quando una mattina mi risvegliò passandomi, abilmente, la sua lingua sui testicoli. Le accarezzai la testa e lei intensifico il suo lavoro. Ad un certo punto la fermai.
- Ho voglia di scoparti. Sali su di me e infilatelo dentro da sola - Le dissi.
Lei eseguì velocemente il mio ordine e iniziò il movimento che ci portò a rivivere le sensazioni di molto tempo prima. Alla fine godemmo assieme.
Poi andammo in bagno. Lei si immerse con me nella vasca che prima aveva preparato e con una spugna iniziò a lavarmi con devozione. Si lavò anche lei poi, una volta usciti dalla vasca, mi asciugò e si asciugò e poi si rimise la sua divisa da cameriera, un camice rosa combinato con crestina e grembiulino bianchi.
Da quel giorno abbiamo cominciato a dormire insieme nello stesso letto e tutte le notti facevamo l’amore. Loredana mi si concedeva con passione ed era riuscita a stregarmi nuovamente. Stavamo diventando amati………ma questo non era nei mie piani e non era quello che volevo perciò una mattina, appena svegliati le dissi:
- Da stasera tornerai a lavorare anche nella cucina del ristorante. Dalla Francia è arrivata la nuova chef che, finalmente, ha accettato la mia richiesta di venire a dirigere, per un po’ di tempo, il mio locale. Si chiama Alix. L’ho conosciuta a Parigi ed è molto esigente con il personale sottoposto. Quindi, tu e Nadia, dovrete essere a sua completa disposizione per tutto il tempo. Tu farai i pentoloni e le griglie poi ti occuperai dei bidoni dell’immondizia fuori dal cortiletto. Vanno lavati, ogni sera, due volte altrimenti puzzano troppo, per via del caldo – La smorfia sul suo viso mi fece capire che c’era restata male ed era seccata, ma non disse niente. Si alzò e andò a prepararmi la colazione che mi servi a letto, nuda con il solo grembiule bianco, come ormai era abituata a fare.
Alix, oltre ad essere una grande cuoca molto fantasiosa e raffinata, era una bellissima 30enne, un po’ snob e con la puzza sotto il naso. Spesso organizzava la preparazione di piatti speciali in sala, davanti ai clienti, vestita in modo stravagante, un grande capello da chef in testa, pantaloni a fiori e camicie fantasia.
La povera Nadia doveva correre come una matta, per eseguire prontamente i suoi ordini. Lei e Loredana indossavano i loro indumenti da sguattere: camice bianco un lungo grembiule marrone di gomma, molto pesante, che le faceva sudare come fontane e gli zoccoli bianchi, tipo infermiera, che si usano nelle cucine. Avevano anche in dotazione un paio di guanti gialli che Alix non le faceva mai mettere.
-Cosa siete principesse? Avete paura di rovinarvi le manine su veloci sbrigatevi, che siete lavapiatti e le mani devono essere rovinate, altrimenti che lavapiatti site, volete venire a lavorare con lo smalto sulle unghie, Carlo è troppo buono con voi e cosi ve ne profittate, ma adesso vi faccio rigare io dritte. E fate più in fretta che ho bisogno dei piatti.
Nadia sempre a testa bassa ubbidiva senza fiatare più veloce che poteva, Loredana ogni tanto le lanciava delle occhiate carche di oddio, una volta le ha riposto.
- E un momento…! -
Io che ero nei paraggi l’ho subito ripresa in modo duro:
- Chiedi immediatamente scusa ad Alix ! - Le ho urlato
Loredana si avvicinò a testa bassa.
- Le chiedo scusa chef Alix - Disse a voce bassa.
- Se non ti metti in ginocchio, quando mi chiedi perdono, non vale niente e chiederò a Carlo di licenziarti -
Loredana, rassegnata, si inginocchiò sul pavimento della cucina Dalla rabbia e l’umiliazione aveva le lacrime agli occhi.
- La prego di perdonarmi, chef Alix. Le assicuro che non accadrà mai più. Sono molto pentita del mio comportamento -
- Torna subito al lavoro e datti da fare - Le disse Alix, con il suo delizioso accento francese.
La serata fu un successo incredibile. Tutti i clienti erano entusiasti di come avevano mangiato e felici di pagare il salatissimo conto. Quando furono usciti tutti, entrai in cucina con in mano un mazzo di 30 rose rosse “Come gli anni di Alix”.
Loredana stava pulendo le cappe della cucina e Nadia i pavimenti. 
Quando donai le rose ad Alix ringraziandola per il superbo lavoro, lei venne a darmi un bacio sulla bocca. Tutto il personale applaudì, come fossimo in un teatro, tutti tranne Nadia e Loredana.