Domande, curiosità, consigli? scrivete a kyrrrr0@gmail.com

giovedì 20 marzo 2014

PLAYBOY 6 l' Inganno

Lorenzo e Sylvie tornati a Milano dopo la loro vacanza Parigi, fecero davvero coppia fissa, partecipavano anche ai cocktail e gli eventi insieme, a volte con Franco a volta da soli.
Spesso passavano loro due soli week end lunghi a Londra nell'appartamento di Pont Street, divennero molto affiatati a volte sembravano addirittura marito e moglie.
Dopo 6 mesi che stavano insieme Sylvie si era dimostrata davvero una brava amante spesso anche docile e pronta a soddisfare le voglie di Lorenzo ma non le aveva ancora concesso la sua verginità anale, Franco impaziente chiedeva spesso a Lorenzo se la cosa era avvenuta, anche se ormai a Sylvie non si concedeva quasi più al marito, solo raramente una scopatina veloce, più una sveltina che una vera scopata, quelle ormai le faceva solo con Lorenzo.
Un sabato pomeriggio quando erano nella casa di Londra, Lorenzo si stava rilassando sul divano mentre Sylvie stava preparando una cena per la serata con alcuni amici, intanto che cucinava faceva anche altre faccende di casa con in dosso un grembiule da casalinga per non sporcare l'elegante abito firmato che indossava, un vestito molto castigato ma a Lorenzo che la guardava intenta nelle sue faccende aveva provocato una potente erezione.
Si avvicinò a Sylvie, le prese in mano le tette e comincio a stuzzicarle i capezzoli, poi infilò una mano sotto la gonna e cominciò a massaggiarla attraverso lo slip di seta, lei emetteva dei gemiti ad un certo punto inaspettatamente Sylvie andò a mettersi inginocchiò al bordo del sofà, sollevò la gonna in modo da scoprire le natiche e le disse piano.
-Fammi tutto quello che vuoi.
Lorenzo Non ci pensò sopra si avvicinò libero il pene senza neanche togliere i pantaloni, lei era lì in attesa con le reni inarcate, la penetrò  con un colpo solo arrivando fino in fondo lei fece un grido soffocato di dolore poi Lorenzo le afferro i fianchi e comincio a muoversi avanti e indietro.
Sylvie emetteva qualche gridolino di dolore ma agevolava la sua azione con piccoli colpi di anca, dava un idea così perversa con la gonna tirata su in quel modo che Lorenzo dopo poco esplose dentro di lei, appena si ripresero lei le chiese se era soddisfatto, lui rispose che lo era pienamente.
-Non sai per quanto tempo Franco me lo ha chiesto, ma non ho mai voluto, non ho mai ceduto, da un po' volevo farlo con te ma non avevo il coraggio di chiedertelo. Le disse.
-Perché non ci facciamo una foto col tablet e la spediamo a Franco, secondo me sarebbe contento del fatto che ti sei sbloccata. Propose Lorenzo
-Ma sei matto si arrabbierebbe da matti "perché a te si e a lui no si chiederebbe"
-Non credo e stato lui a spingerci uno tra le braccia del altro dopotutto.
-Ma si hai ragione, così impara a voler diventare cornuto.
Rispose sorridendo maliziosamente Sylvie.
Lorenzo si posizionò dietro Sylvie e si attacco al suo sedere, lei aveva ancora su il grembiule e la gonna alzata come pochi minuti prima quando avevano consumato l'atto sessuale, Lorenzo scattò la foto con l'autoscatto e poi la spedì via e- mail a Franco.
Dopo pochi minuti arrivò la risposta di Franco sempre via e-mail "Grazie."

Il Martedì mattina seguente rientrando da Londra Sylvie trovò la serratura di casa cambiata, chiamò Franco sul cellulare ma non le rispondeva, provò in ufficio ma la segretaria le disse che era fuori per lavoro, chiamò allora Lorenzo che andò a prenderla sotto casa e la portò nel suo appartamento.
Anche lui tentò di chiamare Franco ma niente a metà mattina invece le arrivò la telefonata di Mr. Wright, infuriato, perché l'azienda a causa sua aveva perso un importante cliente, Franco Sala, appunto.
Lorenzo dovette sorbirsi la sfuriata senza parlare e chiedere anche scusa al suo capo, per lui fu una cocente umiliazione anche per il fatto di essere stato usato e fregato.
La mattina dopo Sylvie fu chiamata dal avvocato di Franco, il quale la informò che suo marito aveva chiesto la separazione e che non le conveniva avanzare richieste economiche perché avevamo delle prove schiaccianti del suo tradimento e le mostro la foto più che eloquente che si era fatta con Lorenzo a Londra.
La sera nel appartamento di Lorenzo in corso Vercelli, Sylvie si lasciò andare ad una crisi di pianto, Lorenzo la prese tra le sue braccia e la consolò.
Poi si baciarono a lungo finché Sylvie scese con la bocca fino al suo sesso, lo inghiotti e lo succhiò divinamente fino ad inghiottire il suo sperma.
-Adesso ti prego scopami. Le disse lei
Lorenzo la prese con foga mentre le succhiava i seni poi venne godendo dentro.
La mattina dopo Lorenzo trovò un biglietto sul tavolo della cucina.
"Torno a casa a mia a Parigi, grazie di tutto, ciao."

lunedì 10 marzo 2014

Il Playboy 5 “Sylvie”

La moglie di Franco era stata una modella, non una top model ma aveva comunque fatto parecchie sfilate e qualche servizio fotografico a 35 anni era ancora bellissima, anzi era migliorata perché senza l'assillo della passerella era ingrassata di qualche chilo sparatutto nei punti giusti.
Insomma Sylvie era davvero una bella donna, Francese, nata a Parigi, alta 1 e75 con la terza di reggiseno e una 44 di taglia, camminava con un leggero ancheggiare di gran classe,sempre vestita in modo provocante ma mai volgare, parlava un buonissimo Italiano con un forte accento Francese.
Franco in confidenza aveva raccontato a Lorenzo che era molto brava a letto, faceva di tutto ma non accettava assolutamente la sodomia.
-Tu che sei in grado di sedurre qualsiasi donna, perché non provi a convincerla. Le disse. Una sera durante un ricevimento.
Lorenzo rimase spiazzato, non sapeva cosa rispondere, Franco era sicuramente il suo più importante cliente, non poteva correre il rischio che si offendesse dal altro lato era molto attratto da sua moglie.
-Mi stai sopravvalutando, caro Franco. Rispose.
-In sei anni di matrimonio io non l'ho mai convinta e dice orgogliosamente di essere ancora vergine da quel lato, secondo me se tu ci riesci poi lo fa anche con me. Franco aveva assunto un aria seria.
-Caro Lorenzo hai capito che ti sto dando carta bianca con mia moglie e questo non pregiudicherà i nostri rapporti d'affari, anzi sto per aprire altri negozi in diversi centri commerciali, il che significa che venderò ancora più scarpe e le tue provvigioni aumenteranno.
-Be allora se è per una buona causa, sono pronto a mettermi d'impegno. Ribadì, col sorriso sulle labbra in tono scherzoso.
Che strana la vita e che strane le donne pensò Lorenzo tra sé, Jane la figlia di Mr Wright, al contrario le aveva concesso subito il suo lato B, ma non voleva saperne di fare l'amore nel modo più classico del termine perché voleva arrivare vergine al matrimonio, Sylvie invece si manteneva vergine dietro, Franco sperava che poi lo avrebbe fatto anche con lui, di certo Franco conosceva poco le donne. 

"Lorenzo Monti è un  inguaribile  playboy , ha quaranta anni ed è un uomo affascinate, scapolo, un tipo virile, brillate, sa conquistare, e soprattutto sa godersi la vita, sa come scandire le sue giornate a ritmo del divertimento dello sport senza rendersi schiavo del lavoro e della rutine.
Vive a Milano in un elegante condominio di Corso Vercelli.
Fa il ripresentante di una prestigiosa azienda calzaturiera.
I suoi risparmi saggiamente investiti le garantiscono un buon reddito.
Possiede anche un bel appartamento a Londra che il suo orgoglio,
situato a Pont Street nell' elegante quartiere di Knightsbridge vicino ad Hyde Park e naturalmente nei pressi dalla London by night più esclusiva."

Da qualche mese è tornato da New York dove ha avuto un importante incarico, lanciare sul mercato Americano la Marchi shose, prestigiosa azienda calzaturiera di Varese dove lavora come rappresentante di recente acquistata da John Wright, imprenditore Statunitense.

Sylvie con un abito blu di seta che le aderiva al corpo in modo perfetto, si muoveva tra gli ospiti facendo da perfetta padrona di casa come se stesse su di una passerella, camminava ancheggiando, con il busto eretto e la testa alta portava i capelli sciolti sulle spalle nude, gli uomini la mangiavano con lo sguardo.
Lorenzo si avvicinò, notò subito che attraverso il vestito trasparivano i capezzoli, si accorse che faceva fatica a distogliere gli occhi di dosso.
-Sylvie, come stai ti trovo in splendida forma. Le disse mentre si baciavano sulle guance due volte come si usa in Francia per un affettuoso saluto.
-Anche tu stai benissimo, ho saputo dei tuoi successi lavorativi in America. Rispose affabile come sempre.
-Ho visto che Franco ti aveva già monopolizzato, immagino a parlare di lavoro, non fa altro che parlare d'affari ultimamente.
-In un cero senso si, ma adesso basta lavoro e godiamoci la serata, anzi devo chiederti un consiglio, tra 15 giorno andrò a Parigi è troppo tempo che non la frequento, dammi qualche dritta sui posti da frequentare in questo periodo.
-Bien sùr, il sera un plaisir. Disse, sorridendo
-Très bien, merci, mon chèrì. Le rispose lui.
-Anzi perché non mi accompagni? il mio Francese è un po' arrugginito.Disse
Sylvie, fece una faccia prima perplessa e poi pensierosa.
-Potrei approfittarne per fare una visita ai miei, ma non credo Franco sia d'accordo.
-Se lo convincessi io?
-Te ne sarei grata per sempre.
-Va bene ci proverò, vedrai che ti stupirò. Disse Lorenzo sfoderando il suo sorriso da canaglia che faceva impazzire tutte le donne.
Lorenzo, si rese conto che desiderava davvero quella donna anche dal fatto che le era bastato intravedere i sui capezzoli attraverso il vestito per provocarle un eiezione intensa.

Tornato dal' America con i soldi guadagnati per il buon lavoro fatto, Lorenzo si era comprato una Maserati Gran Turismo MC Stradale, un gioiello di gran stile Il motore 4.7 V8 aspirato erogava fino un totale di 460CV una velocità con punta massima di 303 km/h e 4,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
Un giocattolino costoso da 160.000 ero circa, con un consumo medio di 14,5 litri ogni 100 km, ma se l' era guadagnato lavorando duramente.
Ne era giustamente fiero e in oltre giovava anche per le sue conquiste femminili, di certo Sylvie non era una donna che si faceva impressionare dal automobile ma gusto e stile quelli si è Lorenzo Monti ne aveva da vendere, non le era certo quindi indifferente ma era una donna che era sempre stata fedele al marito e persino prima di sposarsi quando faceva la modella aveva avuto un solo fidanzato per diversi anni e prima ancora solo un fidanzatino ai tempi del liceo.

Un paio di sere dopo Sylvie rimase sorpresa quando Franco le disse che poteva andare tranquillamente a Parigi con Lorenzo, la sua fama di playboy era nota in tutta la città, strano che un marito anche se non geloso come Franco acchetasse una cosa simile.
-Sai che sicuramente cercherà di sedurmi.
Disse Sylvie al marito.
-Si ma tu non cederai vero?
-E chi lo sa, con un uomo come Lorenzo, ma!
-Be se devo diventare cornuto meglio esserlo con uno come Lorenzo che almeno non si lega e non ti porterà mai via da me.
-Amore vieni qui. Le disse Sylvie avvicinandosi, poi i due si baciarono e si sdraiarono sul talamo nuziale, dove fecero l'amore lentamente in modo romantico e dolce

Lorenzo avvivo a prendere Sylvie sotto casa alle otto del mattino, lei indossava un tailleur con lo spacco, aveva le gambe inguainate nei collant neri, il playboy provò un brivido, fu un viaggio veloce e rilassante a bordo della Maserati Gran Turismo MC Stradale, con una colonna sonora favolosa, e una piacevole conversazione tra i due
Per un intera settimana si frequentarono e si godettero Parigi come due semplici amici, ridendo scherzando frequentando i migliori locali della città Lorenzo fece con eleganza da cavalier servente, passo anche parecchie ore con i genitori di Sylvie.

-Sono arrabbiata con te, una settimana a Parigi e non ci hai minimamente provato. Disse Sylvie in tono scherzoso ma con una certa malizia, l'ultima sera sul ascensore del hotel.
Lorenzo senza parlare le strinse i segni le diede bacio furioso, dopo una attimo senti la lingua di lei che iniziava a partecipare, Sylvie le strinse le braccia intorno al collo, mentre lui palpava con avidità il suo seno
Lei si abbandono con un sospiro che esprimeva soddisfazione, lui fece scivolare la mano sotto la gonna.
-In camera mia. Sussurro Sylvie mentre l'ascensore si apriva, un attimo dopo erano nella sua suite, fu lei a portare dietro il braccio e con una mano fece scivolare il vestito giù dalle spalle, lui le si appiccicò  addosso spinse in avanti il ventre e la spinse sul letto, febbrilmente si spoglio, il suo pene era sul punto di esplodere con un colpo secco la penetrò cominciando a muoversi freneticamente dentro di lei con le mani le stringeva le natiche lei accelerò il ritmo della cavalcata finché i due persero ogni controllo e insieme ebbero un violento orgasmo.Si fecero portare dello champagne in camera, Lorenzo le racconto che era stato Franco a chiederle di sedurla, ma che lui era terribilmente attratto da lei e anche senza la strana richiesta di suo marito ci avrebbe provato ugualmente con lei.-Vorrei fare sul serio con te, nel senso che se tu vuoi potrei essere il tuo amate fisso. Le disse.–Si Franco se lo merita proprio. Vedrai che ti stupirò come amante. Rispose lei.





giovedì 6 marzo 2014

It’s a Heartache

It's a Heartache
Bonnie Tyler
It's a heartache – E' un tormento
Nothing but a heartache – niente altro che un tormento
Hits you when it's too late – che ti colpisce quando è troppo tardi
Hits you when you're down – ti colpisce quando sei giù
It's a fool's game – è un gioco stupido
Nothing but a fool's game – Niente altro che un gioco stupido
Standing in the cold rain – in piedi sotto la fredda pioggia
Feeling like a clown – sentirsi un clown
It's a heartache – E' un tormento
Nothing but a heartache – niente altro che un tormento
Loving till your arms break – amarlo fino a quando si spezzano le braccia
Then he'll let you down – poi ti deluderà
It ain't right with love to share – in amore non esiste il diritto ad essere ricambiati
When you find he doesn't care for you – quando lo trovi lui non si interessa a te
It ain't wise to need someone – non è saggio aver bisogno di qualcuno
As much as mutch I depending on you – tanto quanto io dipendo da te
It's a heartache – E' un tormento
Nothing but a heartache – niente altro che un tormento
Hits you when it's too late – che ti colpisce quando è troppo tardi
Hits you when you're down – ti colpisce quando sei giù
It's a fool's game – è un gioco stupido
Nothing but a fool's game – Niente altro che un gioco stupido
Standing in the cold rain – in piedi sotto la fredda pioggia
Feeling like a clown – sentirsi un clown
It ain't right with love to share – in amore non esiste il diritto ad essere ricambiati
When you find he doesn't care for you – quando lo trovi lui non si interessa a te
It ain't wise to need someone – non è saggio aver bisogno di qualcuno
As much as I depending on you – tanto quanto io dipendo da
It's a heartache – E' un tormento
Nothing but a heartache – niente altro che un tormento
Hits you when it's too late – che ti colpisce quando è troppo tardi
Hits you when you're down – ti colpisce quando sei giù
It's a heartache – E' un tormento
Nothing but a heartache – niente altro che un tormento
Hits you when it's too late – che ti colpisce quando è troppo tardi
Hits you when you're down – ti colpisce quando sei giù
It's a fool's game – è un gioco stupido
Nothing but a fool's game – Niente altro che un gioco stupido
Standing in the cold rain – in piedi sotto la fredda pioggia
Feeling like a clown – sentirsi un clown

Feeling like a clown – sentirsi un clown