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lunedì 22 dicembre 2014

I ROCKETTARI

We can be Heroes, just for one day
David Bowie


1977

Per poche lire al mese erano riusciti a prendere in affitto una cantina sotto il bar California, dalle parti della comasina alla periferia nord di Milano suonavano, provavano si esercitavano a tutte le ore, per fortuna le mura erano spesse e in oltre le avevano incollato su del polistirolo che isolava ulteriormente, suonavano solo musica rock e cantavano sempre in inglese perché volevano essere una rock band internazionale, al bar California li chiamavano i Rockettari , più o meno tutti con capelli lunghi jeans stivaletti da cowboy, camice variopinte.


Patrizio era il bassista e aveva 19 anni, irrequieto di carattere e sempre agitato, Rocco 17 era il batterista, fumava sempre anche quando suonava e parlava poco,  Umberto 18 enne era il bello del gruppo suonava la chitarra e cantava, nel quartiere molte ragazzine erano innamorate di lui, Giorgio aveva 17 anni suonava la chitarra ed  era quello più creativo scriveva i testi che spesso musicava con Umberto.
Quando non erano giù in cantina a suonare erano su al bar a mangiare panini, bere birra e fare sfide a biliardino discutere di musica o immersi in lunghe discussioni per decidere il nome della Band, erano tutti studenti ma studiavano poco, il Jukebox era sempre in funzione i brani più gettonati erano Somebody to love dei Queen, Year of the cat di Al Stewart oppure Sorry seems to be the hardest word di Elton John anche I remember yesterday di Donna Summer, ma quella che vinceva si tutte era  Hotel California degli  Eagles, si sentiva circa 20 volte al giorno, ne avevano persino fatto una loro versione dove invece di dire hotel California dicevano bar California.

Parlarono molto anche di chiamarsi Bar California, in onore della canzone e del bar che ormai era la loro seconda casa , alla fine dopo estenuanti discussioni si chiamarono The Wish "Desiderio" anche per il brano di Stevie Wonder, ma tutti continuavano a chiamarli i Rockettari .
Si impegnavano parecchio provavano ore e ore soprattutto a suonare pezzi dei Beatles.
-A giugno finita la scuola, dobbiamo andare a Londra e starci fino a settembre. Dicevano spesso
-Io avrei la maturità. Ribadiva Patrizio,
-Sempre se ti ammettono, lo prendevano in giro gli altri.
Il bar California era gestito dalla famiglia Lotti, il signor Ugo e la signora Gina aiutati dalla figlia Antonella.
Ugo 45 anni alto 1 e 61 appesantito, senza capelli, occhi arrossati palpebre gonfie, denti giallastri carattere gioviale
Gina alta 1 e 54 scura di carnagione piuttosto formosa gambe un po' grosse e sedere basso, nonostante ciò la figlia Antonella era una bella ragazza di 17 anni alta 1 e 65 capelli neri occhi scuri e profondi bel fisico.
Il primo a chiederle di usciere con lui era stato Patrizio,
Il bassista che abitava nel condominio sopra il bar, ma lei rifiutò gentilmente, perché era cotta di Umberto, che al inizio non se la filava.
Quando arrivò l'estate non partirono per Londra in quanto Patrizio fu ammesso alla maturità e in seguito bocciato.
Umberto rimandato in 3 materie, Giorgio bocciato, l'unico promosso fu Rocco.
In compenso però arrivo dal Canada la cugina di Antonella, Patsy 19 enne che passò le vacanze dagli zii. Si scatenò subito la bagarre tra tutti gli avventori in giovane età del bar per conquistarla.
Purtroppo lei alla fine scelse Franco un ventenne che frequentava il bar California saltuariamente, un pessimo elemento che aveva problemi di droga, infatti era appena uscito da una comunità di recupero e diceva che voleva rigare dritto non drogarsi più eccetera, ma fu lui a fare il primo spinello che i Rockettari "The Wish" fumarono, proprio nella cantina dove suonavano, quella sera c’erano anche Patsy e Antonella, fu molto divertente risero tutta la sera per niente senza sapere perché, finché Patrizio vomitò anche l'anima, qualcuno si addormentò, Umberto e Antonella si appartarono sulla due cavalli di Patrizio e per le prima volta fecero sesso.
L'estate si sa e la stagione degli scandali e a farlo scoppiare fu Giorgio che stava con una ragazza della sua scuola Laura 15 enne educatissima e brava ragazza, la lasciò perché perse la testa per la signora Giulia 38 enne sposata con 2 figli che abitava al secondo piano del condominio sopra il bar, Giulia era la classica casalinga di quegli anni, mai truccata sempre con abiti da casa, al massimo, camicetta, gonna fino sotto il ginocchio e grembiule da cucina sempre legato in vita, Giorgio la trovava i resistibile e in realtà era una belle donna capelli corti biondo naturale sguardo malizioso fisico formoso ma non grassa.
Giorgio le fece una corte spietata, appena la vedeva passare la fermava con una scusa e la teneva a parlare per ore, scrisse per lei persino una canzone. "Sweet lady" in una caldo pomeriggio le telefonò dal apparecchio a gettoni del bar e gliela cantò al telefono con Umberto che lo accompagnava alla chitarra, alla fine della performance lei gli disse di salire da lei a bere un caffè.
Giorgio fece le scale di corsa a due gradini alla volta quando fu al secondo piano si era già tutto la maglietta rimanendo a torso nudo, sudato e ansimante, lei apri la porta aveva una camicetta rossa sbottonata che faceva intravedere il seno, una gonna blu e un grembiule giallo, senza calze con un paio di ciabatte aperte che lasciavano vedere le unghie dei piedi dipinte di rosso, il figlio grande era al oratorio e il piccolo dai nonni.
-Signora Giulia sto impazzendo dal desiderio. Le disse.
L'abbracciò e poi baciò nel ingresso con ancora la porta di casa aperta, al inizio lei tentò timidamente senza convinzione di sottrarsi, ma fu un solo istante, poi si lasciò trascinare dalla passione, un attimo dopo erano a letto, fu lei a predelle in mano il pene già eretto e infilarselo nella vagina, non ci volle moto prima che Giorgio si svuotò dentro di lei e si ritiro, lei glielo prese in mano e comincio a masturbarlo, dopo in attimo divenne duro di nuovo, lei scivolo sotto di lui e ancora si fece scopare, questa volta durò di più finché raggiunsero insieme un orgasmo molto appagante.
Da quel pomeriggio in poi quasi tutti i giorni feriali Giorgio saliva a casa di Giulia che diventava sempre più bella ogni giorno che passava, più curata cominciò a vestirsi in modo più elegante e a truccarsi leggermente ad andare più spesso dal parrucchiere, nel quartiere se ne occorsero tutti e cominciarono i pettegolezzi.
Rocco sembrava apatico, non corteggiava le ragazze, come se non le interessassero, suonava senza commentare, pareva anche senza entusiasmo, guardava giornaletti porno e si masturbava dietro la batteria.
Dopo qualche mese Umberto fece coppia fissa con Antonella che dimostrò di avere personalità e carattere invogliandolo a studiare di più.
Patrizio aveva storie che duravano mediamente una settimana ed era tormentato, si ubriacava spesso e poi stava male oppure si faceva le canne e ancora stava male sia fisicamente che di umore.
La loro vacanza quel anno fu il 15 e il 16 di agosto, una notte passata in tenda sul lago maggiore dove vi erano arrivati a bordo delle loro vespe 125, tutti ricordavano poco di quella notte in tenda passata a bere e a farsi canne.
La mattina del 17 agosto tornando verso Milano si fermarono in un bar a fare colazione e apersero la notizia della morte di Elvis Presley, il loro umore cambio improvvisamente, un pesante velo di tristezza cadde su di loro, Patrizio verso anche qualche lacrima.
La canzone che spopolava era Ti amo di Umberto Tozzi che le da poco nate radio private mandavano a ripetizione, un vero e proprio tormentone, poi andava molto la musica da discoteca, "I feel love" di Donna Summer, "Zodiac" di Roberta Kelly, "Rockollection" di Laurent Voulzy, "
A quei tempi ad agosto in città era tutto chiuso faceva eccezione il bar California che rimase chiuso solo il giorno di ferragosto, nella cantina tramite i registratori di audio cassette del epoca, i Rockettari registrarono su di una cassetta, una loro versione di Hotel California degli Eagles e  Sweet lady, la canzone scritta da Giorgio per la signora Giulia, la quale appena tornata dalla villeggiatura in Liguria ne ebbe ne ebbe una coppia, anche se la voce era quella di Umberto che stava diventando la voce ufficiale del gruppo.
Quel anno per la prima volta la scuola riprese il 20 settembre invece del 1 ottobre, la cosa creò addirittura sconforto tra i Rockettari , 10 giorni in meno di vacanza era una tragedia per loro che si ripromisero di bigiare dieci giorni in più riprendendosi così i giorni di vacanza persi, per fortuna uscì l’ L.P. Heros di David Bowie, Giorgio era un fan sfegatato del Duca Bianco e la mattina de 23 settembre giorno di uscita del disco in Italia non andò a scuola per andare da messaggerie musicali in galleria del corso a comprarlo.
Patsy dopo qualche rinvio ritornò in Canada e per lei fu solo un bene, visto che Franco aveva ripreso a sniffare l'eroina e un mese dopo riprese a bucarsi.
Con i primi freddi la storia tra Giorgio e la signora Giulia fini senza troppi drammi per nessuno, i pettegolezzi però continuarono per anni.
Umberto aveva messo la testa a posto, fidanzato con Antonella si faceva vedere poco in cantina giusto per le prove che però speso saltava magari per accompagnare la ragazza a fare spese.
A dicembre Umberto era il fidanzatino perfetto che Antonella desiderava tutto studio e ragazza a volte aiutava anche al bar, massimo per un paio di ore al giorno andava giù in cantina a fare le prove, il giorno di Natale lo passò a casa di Antonella a pranzare con i suoi genitori.
La notte di San Silvestro andarono tutti  in discoteca ballarono bevvero si fecero anche una canna

1978
Nel gennaio del 78 Patrizio per dimenticare una ragazza che lo aveva lasciato, nel giorno del suo 20 esimo compleanno si fece una sniffata di eroina fornita gli da Franco, per poco non ci lascio le penne, finì al pronto soccorso di Niguarda, i suoi genitori vennero così a sapere e lo tennero chiuso in casa per due settimane, fu in quella occasione che Giorgio dimostrò tutta la sua personalità, andò a casa di Patrizio parlo con i genitori e le promise che la droga sarebbe stata bandita per sempre dal gruppo e che sarebbero cambiati, si sarebbero impegnati nello studio e nella musica, li convinse.
Umberto era la voce ed era davvero bravo, ma si faceva vedere poco, saltava le prove passava tutto il tempo con la fidanzata, Giorgio andò a parlare con la Antonella  e alla fine la convinse ad invogliarlo a non trascurare la Band.
Cominciarono a suonare seriamente e cercare di fare qualche esibizione davanti ad un pubblico.
In marzo uscì in Italia il film la febbre del sabato sera, Giorgio, Umberto, Rocco, Patrizio e Antonella andarono a vederlo tutti in siete per tre volte.

Il  16 marzo a Roma: in via Fani un commando delle Brigate Rosse rapiva Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana e uccise i cinque uomini della sua scorta, 5 giorni dopo Franco, venne trovato morto per overdose su di una panchina del parco Sempione.
In quei giorni Giorgio conobbe Marta nel androne del palazzo, lei era stata assunta come colf, allora si diceva "servetta" presso una famiglia del condominio aveva un anno più di lui ed era appena arrivata dalla Sicilia,
Sempre in quei giorni al bar California comparve la cugina di Rocco il batterista, Erica 20 enne bionda, sedere da favola , look da figlia dei fiori con vestiti lunghi ed ampi, ovviamente Patrizio se ne immemorò a prima vista senza essere corrisposto.
Quando il senti suonare In cantina fece i complimenti a Umberto per la bella voce e a tutti per come suonavano
Ma quando sentì Heros di David  Bowie, cantato da Giorgio, si esalto e espresse il desiderio di cantare con lui.
Ormai il cantate era Umberto, era lui la voce del gruppo, ma qualche canzone la cantava Giorgio.
Erica conosceva un tipo che faceva il DJ in una radio locale e promise di presentarglielo.
Un Sabato pomeriggio si misero nella fermata della metropolitana di Cadorna, e suonarono tutto il pomeriggio, quel pomeriggio furono veramente bravi, presi dal entusiasmo non si accorgevano nemmeno della gente che si fermava ad ascoltarli formando dei capannelli intorno a loro, due ragazze rimasero lì incollate tutto il pomeriggio ad ascoltale e quando ebbero finito alla sera mentre raccoglievano gli strumenti si avvicinarono e le dissero.
-Siete stupendi in tutti i sensi.
Cominciarono a scambiare battute e poi andarono in pizzeria con loro a magiare una pizza pagata con le monetine che la gente volontariamente le avevano lasciato.
Lorena ed Emanuela erano ragazze spigliate 19 enni vivevano da sole in un appartamento del quartiere Bicocca, Giorgio e Umberto passarono il sabato notte da loro, Giorgio con Lorena la biondina e Umberto con Emanuela castana, molto sexy.
La storia duro un paio di mesi, la Band si dimostrò unita in quanto al bar mai nessuno seppe dello loro ragazze segrete, intanto Patrizio aveva ripreso a tirare l'eroina e diventava sempre più intrattabile, i primi di maggio una sera erano nella cantina a provare quando scoppiò una violenta lite tra Patrizio e Umberto, volo anche qualche schiaffone e Patrizio se ne andò lascio la Band, in oltre a causa degli schiamazzi e le urla il proprietario dello stabile che le aveva affittato la cantina le disse che dovevano andarsene al più presto.
Giorgio e Umberto aiutati dal signor Ugo e sua figlia Antonella dovettero usare tutta la diplomazia possibile per convincerlo a cambiare idea, poi Inaspettatamente come un fulmine a ciel sereno Antonella lascio Umberto e si mise con un rappresentante di gelati 27 enne.
Fu un duro colpo per Ugo e Gina i genitori ma un toccasana per la Band che aveva sostituita Patrizio con Carmine un bravo bassista 20 che sembrava uscito dagli anni sessanta da come si vestiva a come portava i capelli pesto però vennero alla luce tutti i suoi problemi psicologici e i suoi disagi, a volte vere e proprie paranoie.
Cominciò ad accusare Giorgio di non volerlo nella Band, quando invece era stato proprio lui ad insistere con gli altri per farlo entrare, Umberto e Giorgio entrarono in simbiosi e improvvisamente erano d'accordo su tutto.
A giugno, 5 giorni prima della loro prima vera esibizione davanti ad un pubblico, nella sagra del pesce di Novate, un paese della cintura milanese, Patrizio tornò con la coda tra le gambe a chiedere scusa a tutti e promise che non sarebbe più successo niente del genere, supplico di farlo rientrare nella Band, Umberto e Giorgio ne discussero per un giorno e una notte interi, Rocco come sempre accettava tutto senza mettere becco ed era sempre più disinteressato a tutto.
Il giorno dopo con delicatezza e tatto comunicarono a Carmine che era fuori dalla Band, lui chiese 100 mila lire come risarcimento morale, cifra che non le fu mai data.
L'esibizione alla sagra del pesce di Novate fu un successo strepitoso, con ragazzine urlati attaccate sotto il palco, Umberto con la sua voce era naturalmente il più amato, ma quando Giorgio cantava Heros di David Bowie, riusciva a conquistare anche il pubblico maschile.
A guardarli in quel esibizione sotto il palco vi era anche Marta, invitata da Giorgio che a fatica riuscì a farsi dare una serata libera dai suoi datori di lavoro, scendendo dal palco Giorgio la abbraccio e bacio appassionatamente davanti a tutti, lei da prima imbarazzata ricambio appassionatamente il bacio.
Patrizio fu bocciato per la seconda volta di fila, al contrario di Tutti gli altri che vennero promossi.
Fu un estate strepitosa, i mondiali di calcio in argentina le esibizioni a sagre, feste del amicizia e del l'unità di vari paesi e quartieri di Milano e con flotte di ragazze che li aspettavamo al bar California per farsi dare un autografo, gli affari del bar si triplicarono, nella zona ormai erano delle star.
In vacanza andarono loro 5 in costa azzurra per un paio di settimane con un furgoncino Volkswagen con i fiori disegnati sulla carrozzeria.
Giorgio perse la testa per Odette 23 enne Parigina conosciuta a Saint-Tropez. Prolungò la vacanza di un paio di settimane in costa azzurra con lei, la loro canzone era, More than a woman dei The Bee Gees

I primi settembre la accompagnò a Parigi dove si fermò un paio di giorni e poi tornò a Milano abbattuto e triste, per fortuna durò pochi giorni, la loro esibizione alla festa di fine estate di Limbiate venne ripresa da una tv locale e mandata in onda diverse volte.
Erica la cugina di Rocco mantenne la parola e le presento un suo amico DJ in una radio importate il quale fece sentire in giro il nastro che avevano registrato come provino e dopo tante attesa e nel gennaio del 1979 entrarono in una vera sala di incisione.

1979
Era una piccola etichetta indipendente ma loro erano super esaltati, incisero due brani scritti e musicati da Giorgio e Umberto, Swwet lady che doveva essere il lato A  del eventuale 45 giri era un pezzo soft cantato  benissimo da Umberto e come lato B incisero, In the tunnel. Cantata da Giorgio in duetto con Erica, un bel regge
Il 1979 era iniziato alla grande per i "Rochettari" The Wish
Che impazzivano per il pezzo dai The Sweet, Love is like oxygene, e vennero ingaggiati per suonare dal vivo in una discoteca che si chiamava "2001"ma L'Italia era scossa dal terrorismo non passava giorno che qualche giudice magistrato poliziotto giornalista o addirittura operaio come Guido Rossa venisse gambizzato o ucciso.
Loro erano in uno stato di grazia, l'impegno in sala di incisione le aveva fatto bene e ormai avevano messo al bando alcol e droga, a parte qualche canna ogni tanto.

Sapevano che avrebbero dovuto aspettare del tempo prima del uscita del disco, ma erano lo stesso euforici, Giorgio si mise seriamente con Marta, che continuava a fare la colf pur essendo ragioniera, anche a quei tempi era difficili trovare un lavoro, i genitori di Giorgio era contenti che stesse con lei, "Una ragazza seria che sa adattarsi a fare un lavoro umile, sa risparmiare e fare sacrifici" dicevano.
Giorgio però appena poteva con scuse varie tipo vedere come suonavano questo o quel gruppo scappava a Parigi da Odette, solo i membri della Band conoscevano la verità.
A marzo Giorgio e Patrizio ebbero un brutto incidente stradale, si salvarono per miracolo con qualche ossa rotto e per due mesi dovettero sospendere le attività della Band, che però a maggio ripresero il tour per le sagre di paese.
Inaspettatamente così come si erano lasciati Umberto e Antonella tornarono insieme, e subito le cose cambiarono Umberto riprese a comportarsi come prima, passava tutto il tempo con lei e trascurava la Band, improvvisamente aveva anche da ridire sulla musica che facevano e sulle canzoni che scrivevano.
Giorgio e Rocco affrontarono la maturità, ottenendola a pelo con il minimo dei voti
Finalmente a metà luglio i Rockettari  partirono per Londra.
Tornarono due mesi dopo, due mesi intensissimi vivendo praticamente sulla strada, suonarono diverse volte nelle stazioni della metropolitana metropolita e anche per strada fu l'ultimo periodo di amore e armonia tra di loro
A settembre, Umberto 20 enne cominciò a lavorare in banca, Antonella trovò un posto da commessa, Patrizio 21 enne trovò un lavoretto da un meccanico e ricominciò con l'eroina il loro 45 giri non era ancora uscito e loro cominciavano a non crederci più, piano piano l' entusiasmo si spegneva, a novembre Rocco trovò lavoro come magazziniere, Marta tornò in Sicilia, rassegnata ad andare a lavorare in campagna con i suoi, Giorgio passava il suo tempo al bar California in giro nei negozi di dischi, a scrivere testi e appena poteva a Parigi.
La sera di San Silvestro la passarono ad una festicciola in casa di un amico, Patrizio si bucò, forse non era la prima volta, ma era la prima volta che lo videro farsi una pera i Rockettari .

1980

A gennaio finalmente uscì il loro 45 giri, Sweet lady lato A e In the tunnel lato B, ripartì immediatamente l'entusiasmo e l'euforia, ricominciarono a suonare seriamente non stavano più nella pelle, sembrava che fosse arrivato il loro momento, nel quartiere la gente li riconosceva per strada, qualche ragazzina li fotografava mentre erano seduti al bar California o passavano magari sotto i loro balconi.
Giorgio, sali le due rampare di scale che portavano al secondo piano in un momento in qui era sicuro che la signora Giulia era in casa da sola, suono il campanello e quando lei le apri le diede una coppia del 45 giri
Sulla copertina c'era scritto la dedica.
"Alla signora Giulia con profondo affetto e un grazie per tutto" e le loro 4 firme
Era ancora una bella donna, anzi meglio di 3 anni prima più curata più elegante e consapevole del suo fascino, ma sempre molto semplice, portava ancora il grembiule da cucina in casa, quella volta era rosso fuoco come la passione.
-Per me? Grazie. Disse, era visibilmente commossa, lo fece entrare e quella volta bevvero serenamente il caffè che tre anni prima lei le aveva offerto e non bevvero perché impegnati in altro.
Ripresero a suonate al 2001, Giorgio si era fatto crescere la barba, un pomeriggio stava ascoltando la radio privata dove lavorava il D.J. Amico di Erica, l'unica radio che aveva passato un paio di volte il loro singolo a 45 giri, ad un certo punto il disc jockey disse.
"Abbiamo qui Umberto Maffi il leader e voce di The Wish.
Ciao Umberto... "E comincio un intervista di circa 20 minuti, dove non dissero nemmeno i nomi degli altri componenti della Band.
La sera al bar tutti facevano i componenti ad Umberto che stava seduto ad un tavolino con Antonella.
-Potevi almeno dirmelo che avevi un intervista.
Le disse Giorgio.
-Perché ? L’ho fatta io mica tu!
-Potevi almeno dire i nostri nomi, visto che siamo una Band. Le disse.
Rispose Antonella per lui con aria di sfida.
-Sei invidioso?
Dal modo che lo disse a Giorgio ribollì il sangue, ma riuscì a trattenersi e non cadere nella provocazione.
Con tono più rilassato rispose.
-No non sono invidioso,  va bene così, ma potevi dirlo che avevi un intervista.
Umberto fece spallucce, e calò un silenzio imbarazzante che duro tutta la sera.

Essendo la voce e un bellissimo ragazzo, la gente individuo Umberto come il leader, anche se quello che aveva personalità al interno del gruppo era Giorgio oltre ad essere quello che scriveva la canzoni, per la verità Umberto era anche bravo a suonare e a musicare i testi di Giorgio, ma negli ultimi tempi era tornato ad essere succube di Antonella.
Per qualche giorno Giorgio si comportò in modo freddo ma poi ci fu la prospettiva di tornare in sala di incisione per registrare un altro 45 e l'euforia ripartì, Another brick in the wall  dei Pink Floyd era il pezzo del momento che ascoltavano sempre.
A marzo entrarono in sala di incisione, dovevamo registrare due pezzi che eventualmente sarebbero stati lato A e lato B del nuovo 45 giri.
Si trovarono tutti in disaccordo con tutti non c'era più n'è armonia n'è complicità, Patrizio era ormai dipendete dal eroina, Umberto faceva la star, Giorgio era sempre di umore nero e seccato, Rocco beveva parecchio  e non riusciva a concentrarsi, per registrare due canzoni ci vollero 15 giorni, un eternità, a fine incisero "Rock in 2001e In the party" due pezzi molto rock che non si addicevano proprio bene alle tonalità della voce di Umberto.

Il 45 giri non venne mai pubblicato.
Sweet lady vendette poche copie, rarissimamente passato solo in una radio non ebbe nessuna pubblicità da parte della piccola etichetta discografica, costò quindi di più di quello che incassò come vendite, questo fu un ulteriore colpo al gruppo.
Il 27 giugno allo stadio San Siro di Milano Bob Marley tenne uno dei suoi ultimi concerti, quella notte anzi fin dal primo pomeriggio quando suono Pino Daniele i Rocchetari "The Wish” erano presenti sulle tribune, era arrivata anche Odette da Parigi, e Giorgio era felicissimo fu una giornata molto calda e indimenticabile sotto il sole battente risate e buon umore, la notte poi Bob Marley la rese indimenticabile.
Dal giorno dopo i problemi per la Band ripresero puntuali, Patrizio sempre in giro in cerca di una dose, Umberto fidanzatino ideale, non si faceva vedere quasi più, Rocco aveva cominciato a bere parecchio, per fortuna per Giorgio, Odette si fermo a Milano, dopo tre giorni si era già trovata un lavoro in un negozio di parrucchiera, poi ad agosto parti con Giorgio per la Spagna, Umberto andò in Liguria con Antonella e i suoi genitori, Rocco e Patrizio dovevano andare a Rimini, per loro fortuna la mattina del 2 agosto persero il treno altrimenti si sarebbero trovati a Bologna proprio alle 10,25 l'orario in qui esplose una bomba nella sale d'attesa della stazione causando 85 morti e 203 feriti. Partirono 3 giorni dopo.
A settembre fecero molti concerti alle saghe e feste di paese.

Antonella nuovamente lasciò Umberto e la Band ebbe un buon momento ad ogni esibizione vi erano ragazzine sotto il palco disposte a concedersi senza troppi problemi a qualsiasi dei quattro, e tutti ogni volta ne approfittavano.
A novembre il proprietari dello stabile le disse che per i primi di gennaio dovevano lasciare la cantina perché lui ne aveva bisogno.
La mattina del 9 dicembre Giorgio acquisto la musicassetta di duble fantasy, di John Lennon, la ascoltò in macchina, quando arrivò al bar California, Patrizio del disse che John Lennon era stato assassinato.
Nei giorni seguenti i Rockettari  decisero che avrebbero fatto un mega concerto nella piazzetta davanti al bar California il 31 dicembre, l'idea piacque molto al signor Ugo e la signora Gina che avrebbero lasciato la gestione del bar il giorno dopo, e tenendo aperto il bar quella sera avrebbero fatto un buon incasso,
Il concerto del 31 dicembre 1980 dei The Wish, segnò la fine di un epoca, quei giorni finirono per sempre. Fu la loro ultima esibizione.
L'11 maggio 1981 lo stesso giorno in qui morì Bob Marley, Patrizio morì di overdose.
Quei giorni erano davvero finiti.

lunedì 1 dicembre 2014

IL SERVO MARITO


Il momento in qui Calogero mi disse.
-Vai a lavarmi la macchina coglione, dai fuori dalle palle, sparisci.
Fu un momento molto umiliante ed eccitante nello stesso tempo, lo aspettava da parecchio circa un anno cioè da quando sapevo che Calogero era diventato l'amante di mia moglie.
Eravamo in cucina di casa nostra un sabato a pranzo lui era seduto al tavolo io stavo sparecchiando e Simona mia moglie stava lavando i piatti.
Finalmente oltre che farmi cornuto aveva deciso che era arrivato il momento di trattarmi davvero come un servo.
-Anzi no aspetta un attimo. Disse. si  alzò e andò vicino a Simona, la scostò dal lavello, le sciolse il nodo del' grembiule che aveva legato ai fianchi  egli e lo tolse.
-Vieni qui coglione. Mi disse. Mi sono avvicina lui mi ha infilato il grembiule e mi ha detto.
-Lava tu i piatti, almeno servi a qualcosa, dopo vai a lavarmi la macchina, che io è Simona abbiamo da fare.


Ho abbassato la testa senza dire niente e ho cominciato a lavare i piatti mentre lui l'ha abbracciata.
-Oh Calogero, mio salvatore daquesto ingrato compito.

Le disse lei ridendo in tono scherzoso, poi mi guardò e disse.
-Sei ridicolo col mio grembiule. E scoppiarono a ridere insieme, un attimo dopo lui senza troppi preamboli la guidò in camera da letto. Casa nostra e piuttosto piccola 65mq due locali, si entra in un ingresso con corridoio sulla destra vi è il soggiorno, più avanti la cucina e alla fine del corridoio la porta del bagno, a metà corridoio sulla sinistra vi è la camera da letto in pratica se si lascia aperta la porta della cucina si vede in camera, ovviate se si lascia anche la porta aperta della camera aperta.
Calogero chiuse la porta della camera lasciando aperta quella della cucina, in modo che potevo sentire ma non vedere.
Infatti dopo poco cominciaì a sentire dei sospiri e gemiti che diventavano sempre più forti e chiari rendendo inequivocabile quello che stavano facendo, finché sentii lui emettere un grugnito e mia moglie avere un orgasmo, a quel punto avevo finito di lavare i piatti e mi sono messo a riordinare la cucina sperando che mi chiamassero in camera o di sentire ancora qualcosa, ma niente probabilmente si erano addormentati, quindi mi tolsi il grembiule e scesi in cortile a lavare la macchina di Calogero.
Verso le 16 sono rientrato in casa la porta della camera era aperta, guardai dentro mia moglie e Calogero erano sdraiati a letto lei aveva la testa appoggiata sul suo petto parlavano a bassa voce.
-Coglione fammi un caffè. Urlo lui vedendomi.
-Si subito risposi. Con la salivazione azzerata dal eccitazione, qualche minuto dopo entravo nella mia camera da letto con in mano un vassoio e una tazzina di caffè appoggiata sopra, servii il caffè a Calogero con le mani che mi tremavano dal emozione, io due continuavano a comportarsi come se io non ci fossi, fu Simona a  parlare per prima.
-Visto che bravo servetto hai? le disse dolcemente Simona.
Lui ignorò la sua affermazione e continuo ad ignorare me completamente.
-Simona hai 30 anni e ora di fare un figlio . Disse. dopo  un attimo di silenzio lei rispose
-Pensandoci bene, come sempre avete ragione voi Signor Calogero.
-Bene allora da adesso tu smetti di prendere la pillola. Disse in modo secco definitivo Calogero, come un ordine, poi si rivolse a me e mi disse.
-Tu da ora in poi castità forzata fino al nuovo ordine, pomeriggio ti prendo una bella cb 3000 e te la metto, capito?
-Si. Risposi a testa basa.
-Si cosa?
Si risponde si signor padrone, ingrato non hai rispetto.
Disse stizzita Simona.

Ero stato io un anno prima a presentarlo a mia moglie, le avevamo detto che era un mio ex datore di lavoro, non era vero, la avevamo detto così per farlo apparire ai suoi occhi un uomo vincente e importante, in oltre le avevamo raccontato che io ancora avevo un vecchio debito con lui e le dovevo dei soldi, anche questo non era vero, ma così lei avrebbe accettato la sua presenza, lo avevo aiutato a sedurla dandogli consigli e facendole confidenze, dicendole i luoghi che frequentava e gli orari in modo sembrasse la incontrasse per caso,dicendole i suoi gusti cosa le piaceva e cosa detestava.
Ero diventato il suo fedele scudiero, discreto e pronto a sparire ai momenti giusto, Calogero divenne un assiduo frequentatore di casa nostra anche e sopratutto quando io non c'ero.
Simona però sembrava non cedere alla sua corte, una volta le ho consigliato di invitarla in un ristorante molto elegante e costoso non badare a spese perché avrei  pagato io, in oltre le dissi di prendere tutto il meglio senza problemi,per far colpo.
Quando finalmente lei accettò l'invito, una sera che le avevo detto che ero in trasferta di lavoro per due giorni, passai il pomeriggio al ristorate e mi misi d'accordo col direttore.
Al momento del conto avrebbe dovuto dire.
-Si figuri signor Calogero, è stato un onore per noi averlo ospite, questa cenala offriamo noi torni a trovarci presto.
Lasciai un anticipo accordandomi che la mattina dopo sarei passato a saldare il conto.
Fu proprio quella sera che quando la riaccompagnò a casa sali da noi a bere ancora un whisky, dopo che lei glie ha servito, lui le ha chiesto di mettersi sulle sue ginocchia, incredibilmente lei lo fece dopo poco lui ha cominciato a toccarle i seni e con l'altra mano andò a sollevarle  la gonna e accarezzarle la vagina, visto che lei non diceva niente le ha accarezzato il clitoride  poi le ha infilato un dito e ha cominciato a masturbarla con una cerata violenza fino a farla godere diverse volte, poi l'ha spogliata sono andati a letto e l'ha scopata poderosamente finché tutta sudata senza fiato, l'ha sentito schizzare tutto il suo sperma bollente nella vagina, anche lei godette in modo fantastico.