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giovedì 31 dicembre 2015

It's My Life




Bon Jovi

This ain't a song for the broken-hearted - Questa non è una canzone per coloro che hanno il cuore infranto

No silent prayer for
the faith-departed - Non è una preghiera silenziosa per coloro che si sono allontanati dalla fede

I ain't gonna be just a face in the crowd - Io non sarò soltanto un volto nella folla

You're gonna hear my voice - Tu sentirai la mia voce

When I shout it out loud - Quando l'alzerò forte

It's my life - E' la mia vita

It's now or never - E' ora o mai

I ain't gonna live forever - Io non vivrò per sempre

I just want to live while I'm alive - Voglio soltanto vivere finché sono vivo
(It's my life) - (E' la mia vita)

My heart is like an open highway - Il mio cuore è come un'autostrada aperta

Like Frankie said - Come ha detto Frankie

I did it my way - Ho fatto a modo mio

I just wanna live while I'm alive - Voglio soltanto vivere finché sono vivo

It's my life - E' la mia vita


This is for the ones who stood their ground - Questo è per coloro che hanno saputo mantenere le loro idee

For Tommy and Gina who never backed down - Per Tommy and Gina che non hanno mai rinunciato

Tomorrow's getting harder make no mistake - Domani le cose saranno più difficili, non fare errori

Luck ain't even lucky - La fortuna non è nemmeno fortunata

Got to make your own breaks - Devi cogliere le tue occasioni



Better stand tall when they're calling you out - E' meglio restare a testa alta quando ti chiamano fuori

Don't bend, don't break, baby, don't back down - Non piegarti, non spezzarti, bambina, non rinunciare


It's my life - E' la mia vita

And it's now or never - E' ora o mai

'Cause I ain't gonna live forever - Io non vivrò per sempre

I just want to live while I'm alive - Voglio soltanto vivere finché sono vivo
(It's my life) - (E' la mia vita)

My heart is like an open highway - Il mio cuore è come un'autostrada aperta

Like Frankie said - Come ha detto Frankie

I did it my way - Ho fatto a modo mio

I just want to live while I'm alive - Voglio soltanto vivere finché sono vivo

'Cause it's my life! - E' la mia vita!


martedì 1 dicembre 2015

LETTERA AD UN BULL




Aprendo la cassetta della posta, Teodoro trovò una lettera, il mittente era Giovanni, il suo nuovo collega di lavoro, un quarantenne di bel’aspetto, con il quale da un po’ di tempo era entrato in confidenza un tipo molto simpatico, con il quale si trovava bene.

Caro Teodoro

Non ho il coraggio di dirti a voce quello che stò per scriverti, spero mi capirai e sarai d’accordo.
Giorgia, mia moglie che hai da poco conosciuto ha detto che sei simpatico e anche un bel uomo che non dimostra 60 anni, direi che come inizio è buono, vorrei che in breve tempo tu possa diventare un assiduo frequentatore di casa nostra, entrare completamente nella nostra vita famigliare ed essere molto presente, perché il mio desiderio è che tu possa diventare il suo amante.
Io troverò il modo di lasciarvi soli così potrai corteggiarla tranquillamente.
Ricordati che anche se sembra un po' snob e non lo ammetterebbe mai a Giorgia piacciono gli uomini autoritari che sanno comandare, quello che sei tu e che non sono io.
Quindi domani quando verrai a cena da noi, impartiscimi ordini di vario genere, io ti ubbidirò in modo veda che tu sei quello che comoda.
È piuttosto passiva e le piace mettersi a disposizione del suo amante.
Sotto le camicette serie le gonne dritte indossa biancheria elegante, le piace farsi palpare i seni grossi e sodi.
Ti ci vorrà del tempo e dovrai impegnarti nella seduzione ma vedrai che con i miei consigli riuscirai a portartela a letto.
Dovrai essere infaticabile e scoparla a lungo, baciarla a lungo, con molta sensualità accarezzandole i seni poi mordicchiarli i capezzoli e pizzicarle il clitoride, finirà col supplicanti di prenderla, a questo punto la penetrerai bene fino in fondo e ti svuoterai dentro di lei, prima di addormentarvi nel nostro letto.
La mattina dopo lei con una vestaglia molto leggera ti porterà la colazione a letto, a quel punto sarà pronta a soddisfare tutti i tuoi desideri, tu pretenderai il suo sedere glielo infilerai dentro provocandole spasimi grida e gemiti fino a quando le eiaculerai dentro.
Mi auguro che la vostra storia diventi un vero rapporto, la porterai a cena, in locali eleganti, lei sarà vestita in modo molto raffinato, vestiti lunghi con profonda scollatura spacchi sui fianchi, sotto avrà la guêpière.
Dopo la cena quando tornerete a casa, le sfilerai il vestito è la scoperai con ardore nel nostro letto.
Diventerai il suo amante fisso e sarà scopata solo da te, io non avrò più nessun rapporto sessuale con lei.
Saprò eclissarmi al momento giusto in modo da lasciarsi soli e tranquilli di fare tutto ciò che vi piace.

Leggendo queste parole Teodoro ebbe una potente erezione, Sali le scale di corsa, entro in casa e telefonò subito a Giovanni.
Rispose lui.
“Sono Teodoro e non vedo l’ora di venire a cena da voi domani sera.” Disse.
Giovanni imbarazzato a voce bassa rispose.
“ Sono molto contento che avete accettato.”


domenica 1 novembre 2015

GIUSY L’INFEDELE due


Era la prima volta che Giusy portava a casa un uomo, tutti gli altri tradimenti erano sempre avvenuti fuori dalle mura domestiche.
Antonio suo marito era al lavoro e non sarebbe tornato prima delle sette di sera, quindi era abbastanza tranquilla Mahir si andò a sedere sul divano.

-Porta da bere. Ordinò 

-Si subito, una birra va bene? Chiese Giusy.

-No spremuta di arancia io non bere alcolici, sbrigati e prima togli scarpe, che io dovere stare comodo.

Giusy che non era in genere una che si fa comandare ma ubbidì senza fiatare.

Mentre era inginocchiata davanti a Mahir per toglierli le scarpe, notò che il sesso del suo ospite stava diventando duro.

Le sbottonò la patta dei pantaloni e le tiro giù gli slip tirandole fuori la punta della verga, con dolcezza le scalpellò completamente il glande e lo prese delicatamente tra le labbra cominciando a farle un pompino mentre lui le aveva messo una mano sulla nuca e una sulle tette stringendole il seno sodo e pesante che le riempiva tutta la mano.

Giusy lasciò la verga e con la bocca e cominciò a leccarle i testicoli da cima a fondo e poi lì ingoio completamente dopo qualche minuto riprese in bocca il cazzo di Mahir e ricominciò il lento lavoro di aspirazione, finché lui eiaculò nella bocca ti Giusy.

Fu in quel momento che si aprì la porta di casa e Antonio vide la scena.

-Amore ma cosa fai! Esclamò incredulo.

-Antonio ma cosa ci fai a casa a quest'ora? Disse Giusy

-Non stavo bene e sono uscito prima dal lavoro, rispose lui bianco cadaverico in faccia.

Il momento era carico di tensione, Giusy e Antonio imbarazzatissimi.

Mahir, invece calmissimo disse ad Antonio.

-Torna tra mezz'ora che dobbiamo riprenderci.

A testa bassa Antonio riuscì di casa.

Mahir, prese Giusy con forza e la trascinò sul divano, le alzò la gonna e la prese con furia senza alcuna cura,

Giusy sentiva dolore per via delle dimensioni del pene di  Mahir ma era eccitatissima e quasi subito cominciò a godere, Mahir si scaricò ripetutamente dentro di lei dicendole

-Sei una puttana, una troia, vacca vacca.

Questo aumentò il suo godimento.

Appena si riprese sentì squillare il cellulare era Vincenzo.

-Sono sotto casa tua adesso salgo. Le disse

-No no salire, rispose e chiuse la comunicazione.

Due minuti dopo suonò il campanello.

Giusy si rivesti in qualche modo e andò ad aprire.

Si ritrovò davanti Vincenzo.

-Cosa voi vattene disse.

Dal salotto arrivò la voce di Mahir.

-Fallo entrare. Ordinò

Giusy ubbidì.

-Vieni amico vieni che scopiamo insieme questa troia, no problema, se vuoi scoparla tu tanto già fatto quello che dovevo fare. Disse Mahir.

In quel momento Giusy si senti veramente un oggetto usato e prestato e poi probabilmente buttato via.

Mahir andò a sedersi comodo sul divano.

-Siediti amico e tu falle pompino come fatto a me prima.

Ordinò a Giusy.

Lei si inginocchio davanti a Vincenzo e cominciò a succhiarglielo dopo poco Mahir si alzò e andò a metterle un dito nella figa e poi mise anche il secondo, mentre lei era intenta a succhiarlo a Vincenzo, Mahir tirò fuori le dita dalla figa bagnata di Giusy e cominciò a lubrificarle il sedere, dopo un attimo, Mahir indirizzo il suo pene tra le chiappe di Giusy e cominciò a spingere, Giusy si mise a strillare dal dolore ma lui senza pietà spinse ancora più forte fino a quando entrò completamente, Giusy aveva le lacrime agli occhi per via delle dimensioni del pene di Mahir, circa 25 centimetri.

Lui la prese per i fianchi la tirò a se dandole dei possenti colpi di reni finché entro fino all’ultimo millimetro, se le pompò per circa dieci minuti fino a quando con un grande urlo le sborrò tutto nel culo, anche lei godette al punto da dimenticarsi del dolore, intanto Vincenzo le schizzo in faccia ripetutamente.

Proprio in quel momentò rientro in casa suo marito Antonio.