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domenica 1 novembre 2015

GIUSY L’INFEDELE due


Era la prima volta che Giusy portava a casa un uomo, tutti gli altri tradimenti erano sempre avvenuti fuori dalle mura domestiche.
Antonio suo marito era al lavoro e non sarebbe tornato prima delle sette di sera, quindi era abbastanza tranquilla Mahir si andò a sedere sul divano.

-Porta da bere. Ordinò 

-Si subito, una birra va bene? Chiese Giusy.

-No spremuta di arancia io non bere alcolici, sbrigati e prima togli scarpe, che io dovere stare comodo.

Giusy che non era in genere una che si fa comandare ma ubbidì senza fiatare.

Mentre era inginocchiata davanti a Mahir per toglierli le scarpe, notò che il sesso del suo ospite stava diventando duro.

Le sbottonò la patta dei pantaloni e le tiro giù gli slip tirandole fuori la punta della verga, con dolcezza le scalpellò completamente il glande e lo prese delicatamente tra le labbra cominciando a farle un pompino mentre lui le aveva messo una mano sulla nuca e una sulle tette stringendole il seno sodo e pesante che le riempiva tutta la mano.

Giusy lasciò la verga e con la bocca e cominciò a leccarle i testicoli da cima a fondo e poi lì ingoio completamente dopo qualche minuto riprese in bocca il cazzo di Mahir e ricominciò il lento lavoro di aspirazione, finché lui eiaculò nella bocca ti Giusy.

Fu in quel momento che si aprì la porta di casa e Antonio vide la scena.

-Amore ma cosa fai! Esclamò incredulo.

-Antonio ma cosa ci fai a casa a quest'ora? Disse Giusy

-Non stavo bene e sono uscito prima dal lavoro, rispose lui bianco cadaverico in faccia.

Il momento era carico di tensione, Giusy e Antonio imbarazzatissimi.

Mahir, invece calmissimo disse ad Antonio.

-Torna tra mezz'ora che dobbiamo riprenderci.

A testa bassa Antonio riuscì di casa.

Mahir, prese Giusy con forza e la trascinò sul divano, le alzò la gonna e la prese con furia senza alcuna cura,

Giusy sentiva dolore per via delle dimensioni del pene di  Mahir ma era eccitatissima e quasi subito cominciò a godere, Mahir si scaricò ripetutamente dentro di lei dicendole

-Sei una puttana, una troia, vacca vacca.

Questo aumentò il suo godimento.

Appena si riprese sentì squillare il cellulare era Vincenzo.

-Sono sotto casa tua adesso salgo. Le disse

-No no salire, rispose e chiuse la comunicazione.

Due minuti dopo suonò il campanello.

Giusy si rivesti in qualche modo e andò ad aprire.

Si ritrovò davanti Vincenzo.

-Cosa voi vattene disse.

Dal salotto arrivò la voce di Mahir.

-Fallo entrare. Ordinò

Giusy ubbidì.

-Vieni amico vieni che scopiamo insieme questa troia, no problema, se vuoi scoparla tu tanto già fatto quello che dovevo fare. Disse Mahir.

In quel momento Giusy si senti veramente un oggetto usato e prestato e poi probabilmente buttato via.

Mahir andò a sedersi comodo sul divano.

-Siediti amico e tu falle pompino come fatto a me prima.

Ordinò a Giusy.

Lei si inginocchio davanti a Vincenzo e cominciò a succhiarglielo dopo poco Mahir si alzò e andò a metterle un dito nella figa e poi mise anche il secondo, mentre lei era intenta a succhiarlo a Vincenzo, Mahir tirò fuori le dita dalla figa bagnata di Giusy e cominciò a lubrificarle il sedere, dopo un attimo, Mahir indirizzo il suo pene tra le chiappe di Giusy e cominciò a spingere, Giusy si mise a strillare dal dolore ma lui senza pietà spinse ancora più forte fino a quando entrò completamente, Giusy aveva le lacrime agli occhi per via delle dimensioni del pene di Mahir, circa 25 centimetri.

Lui la prese per i fianchi la tirò a se dandole dei possenti colpi di reni finché entro fino all’ultimo millimetro, se le pompò per circa dieci minuti fino a quando con un grande urlo le sborrò tutto nel culo, anche lei godette al punto da dimenticarsi del dolore, intanto Vincenzo le schizzo in faccia ripetutamente.

Proprio in quel momentò rientro in casa suo marito Antonio.