Questa
mattina come sempre ho portato la colazione a letto a mia moglie Maria.
Erano mesi
che non facevo sesso con lei da quando ha Nunzio come amante succede sempre
di meno.
Con lui ha a trovato
quello che cercava, un uomo dominate, è diventata sua schiava devota, docile
e sottomessa accetta tutto da lui ed esegue senza discutere qualsiasi ordine
è diventata un giocattolo erotico di quell'uomo eppure è sempre contenta,
quando la scopa raggiunge l'estasi. Lo dice sempre.
Ieri sera
dopo aver cenato a casa nostra lui le ha detto con voce dura.
-Stasera
voglio che tu faccia la puttana per me.
-Mah....
-Non ammetto
discussioni, adesso ti vesti con quello che ho scelto e ti ho appoggiato sul
letto in camera, ti porto io nel posto giusto. Tu stai tranquilla sul bordo
della strada e al primo che si ferma chiedi cento euro, se le va bene sali in
macchina e fai tutto quello che ti chiede, come una vera puttana.
-Ma screzi?
Ha detto ridacchiando in modo nervoso.
-Niente
affatto, sbrigati.
Maria andò
un camera piangendo, ma in realtà aveva già accettato di fare la prostituta per
lui.
Un quarto
d'ora dopo Nunzio e mia moglie Maria uscirono di casa lei indossava una
minigonna che le copriva a malapena le mutandine e una camicetta oscena che le
lasciava scoperto quasi totalmente le tette, e tacchi a spillo 12 centimetri.
Io ero in
uno stato di agitazione terribile non riuscivo a crederci.
Quando
rientrarono verso l'una di notte, erano abbracciati lui le teneva una mano
sulla tetta.
-Tua moglie
è diventata una puttana provetta.
Maria apri
la mano e mostrò trecento euro.
-Questi li
guadagnati per te. Le disse.
Lui li
prese.
-Hai
dimostrato di essere brava, adesso andiamo a letto.
Lei appoggiò
la testa sulla sua spalla e si avviarono in camera da letto.
Li ho
sentiti scopare a lungo e verso le tre di notte lui se ne è andato.
Ho
appoggiato il vassoio sul letto, lei mi ha guardato in modo malizioso, ha tolto
il lenzuolo che le copriva le gambe, erano rilassate e leggermente
aperte.
Le ho
accarezzato le cosce, lei mi ha lasciato fare, dopo averle massaggiato a lungo
le tette, ho visto che mi guardava ansiosa, mi sono messo sopra di lei aveva il
respiro affannoso, ha inarcato la schiena, ha preso il mio pene per guidarlo
dentro di se, lentamente l’ho spinto dentro, ormai stavano scopando Maria
rispondeva con slancio, presto comincio a gemere di piacere.
-Ahhhhh
Ahhhhhh Ahhhhhh... Gridò
-Siiii
Siiii. Rantolava, mugugnava e si agitava come indemoniata.
Siamo venuti
insieme, poi ci siamo abbandonati sfiniti.
Dopo qualche
minuto, Maria mi disse.
-Metti 100
euro sul comodino prima di uscire dalla camera
Nessun commento:
Posta un commento