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lunedì 15 agosto 2016

LA MOGLIE PUTTANA



Questa mattina come sempre ho portato la colazione a letto a mia moglie Maria.
Erano mesi che non facevo sesso con lei da quando ha Nunzio come amante succede sempre di meno.
Con lui ha a trovato quello che cercava, un uomo dominate,  è diventata sua schiava devota, docile e sottomessa accetta tutto da lui ed esegue senza discutere qualsiasi ordine è diventata un giocattolo erotico di quell'uomo eppure è sempre contenta, quando la scopa raggiunge l'estasi. Lo dice sempre.
Ieri sera dopo aver cenato a casa nostra lui le ha detto con voce dura.
-Stasera voglio che tu faccia la puttana per me.
-Mah....
-Non ammetto discussioni, adesso ti vesti con quello che ho scelto e ti ho appoggiato sul letto in camera, ti porto io nel posto giusto. Tu stai tranquilla sul bordo della strada e al primo che si ferma chiedi cento euro, se le va bene sali in macchina e fai tutto quello che ti chiede, come una vera puttana.
-Ma screzi? Ha detto ridacchiando in modo nervoso.
-Niente affatto, sbrigati.
Maria andò un camera piangendo, ma in realtà aveva già accettato di fare la prostituta per lui.
Un quarto d'ora dopo Nunzio e mia moglie Maria uscirono di casa lei indossava una minigonna che le copriva a malapena le mutandine e una camicetta oscena che le lasciava scoperto quasi totalmente le tette, e tacchi a spillo 12 centimetri.
Io ero in uno stato di agitazione terribile non riuscivo a crederci.

Quando rientrarono verso l'una di notte, erano abbracciati lui le teneva una mano sulla tetta.
-Tua moglie è diventata una puttana provetta. 
Maria apri la mano e mostrò trecento euro.
-Questi li guadagnati per te. Le disse.
Lui li prese.
-Hai dimostrato di essere brava, adesso andiamo a letto.
Lei appoggiò la testa sulla sua spalla e si avviarono in camera da letto.
Li ho sentiti scopare a lungo e verso le tre di notte lui se ne è andato.

Ho appoggiato il vassoio sul letto, lei mi ha guardato in modo malizioso, ha tolto il lenzuolo che le copriva le gambe, erano rilassate e leggermente aperte.
Le ho accarezzato le cosce, lei mi ha lasciato fare, dopo averle massaggiato a lungo le tette, ho visto che mi guardava ansiosa, mi sono messo sopra di lei aveva il respiro affannoso, ha inarcato la schiena, ha preso il mio pene per guidarlo dentro di se, lentamente l’ho spinto dentro, ormai stavano scopando Maria rispondeva con slancio, presto comincio a gemere di piacere.
-Ahhhhh Ahhhhhh Ahhhhhh... Gridò 
-Siiii Siiii. Rantolava, mugugnava e si agitava come indemoniata.
Siamo venuti insieme, poi ci siamo abbandonati sfiniti.
Dopo qualche minuto, Maria mi disse.
-Metti 100 euro sul comodino prima di uscire dalla camera

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